Commento al Vangelo del 9 Settembre 2022

C

In questo Vangelo Luca ci parla di guide cieche, di stare attenti a non incappare in quelle persone che non ti fanno camminare, che ti fanno sbagliare strada, perché non sono capaci di vederlo. La questione qui, però non è tanto stare attenti ad avere una guida cieca, infatti scoprire di avere una guida cieca presuppone l’avere già una guida.

E qui che sta il vero problema, avere il coraggio di affidarsi ad una guida spirituale, ad un amico dell’anima! Quanto è difficile aprirsi la prima volta, ma allo stesso tempo quanto è indispensabile! Una guida è colui che ti aiuta a camminare nella strada tracciata dal Signore per te, è la carezza che Dio manda per te, perché, come diceva Padre Pino Puglisi: “Dio ci ama sempre tramite qualcun altro”.

Può capitare anche di trovare delle guide cieche nel percorso della vita, ma ricordati, il Buon Dio non si fa vincere mai in generosità

Hai un amico dell’anima? Ti stai facendo accompagnare verso la strada tracciata dal Signore

Dal Vangelo secondo Luca 6,39-42

Può forse un cieco guidare un altro cieco?
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».
Parola del Signore.

Fonte: Il canale Telegram ufficiale di Animatori Salesiani