Commento al Vangelo di Luca 1, 26-38 del 7 Ottobre 2022 – Avvenga per me la tua parola

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Avvenga per me la tua parola

In occasione della festa di oggi ricordiamo la bellezza e la potenza della preghiera più fraintesa di sempre: il rosario.

Forse ci hanno detto o noi stessi abbiamo pensato che si tratti di un modo di pregare ormai passato di moda, noioso e ripetitivo. Don Bosco stesso ci ha detto che bastano 3 Ave Maria, no? Perché dirne 50? Fake news.

Don Bosco era particolarmente legato alla preghiera del Rosario, lo aveva imparato da mamma Margherita, lo recitava e lo faceva recitare perché lo riteneva il fondamento di tutto quello che stava costruendo e la via sicura per arrivare a Dio e al cuore dei ragazzi.

Il sì di Maria di circa duemila anni fa parla ancora alla nostra vita. Lei rimane per noi una madre, una sorella, un’amica.

Le 50 Ave Maria allora in quest’ottica non saranno più una ripetizione sterile, ma il luogo d’incontro tra la nostra vita e quella di Maria e Gesù.

Commento al brano del Vangelo di Luca 1, 26-38

Fonte: Il canale Telegram ufficiale di Animatori Salesiani

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