Il commento al Vangelo di oggi è a cura dei padri Dehoniani.
XI settimana del tempo ordinario
III settimana del salterio
Il tempo favorevole
San Paolo esorta i corinzi a «non accogliere invano la grazia di Dio» (2Cor 6,1). Occorre pertanto saper discernere il tempo e il suo significato, riconoscendo nell’oggi il «momento favorevole», il «giorno della salvezza» (6,2). Eppure, subito dopo egli parla di contesti storici ed esistenziali che, più che favorevoli, si presentano avversi.
Evoca infatti tribolazioni, angosce, percosse, prigioni, tumulti, fatiche di ogni genere… Sembra voglia farci intendere che sono proprio queste situazioni di prova i luoghi e i tempi nei quali riconoscere la grazia di Dio che si fa prossima alla nostra vita per illuminarla, sostenerla, confortarla. Tutto questo, evidentemente, ci chiede di cambiare il nostro modo di immaginare Dio e il suo agire nella storia, come pure di impostare la nostra relazione con lui su attese diverse rispetto a quelle che più spontaneamente abitano in noi. Dio non è una sorta di polizza sulla vita, che ci assicura che tutto andrà bene, o ci garantisce di essere protetti e tutelati dalle avversità e dalle contraddizioni.
Piuttosto è colui che, pur non risparmiandoci di attraversare prove, le vive con noi, facendosi compagno del nostro itinerario, con tutto ciò che può incontrare, sia quando è un cammino luminoso, sia quando entra nell’oscurità di una notte. La sua grazia si manifesta nel donarci la capacità di portare con un atteggiamento diverso il peso della prova. Riconoscere il tempo favorevole della salvezza significa anche scoprire di poter vivere persino le esperienze più difficili e contraddittorie con uno spirito che non si arrende alle logiche mondane, ma assume il sentire stesso di Cristo.
Questa è l’esperienza che l’apostolo ha vissuto in prima persona e che ora può testimoniare alla comunità di Corinto: egli ha assunto, nella grazia di Dio, ogni situazione, anche le più faticose e controverse, «con purezza, con sapienza, con magnanimità, con benevolenza, con spirito di santità, con amore sincero, con parola di verità, con potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra» (6,6-7).
Cogliere il tempo favorevole, riconoscere il giorno della salvezza significa anche questo: trasformare persino le situazioni più difficoltose in luoghi nei quali il bene può essere comunque operato, l’amore può comunque risplendere (cf. 6,8-10).
Ecco un modo molto concreto per accogliere la Parola di Gesù. Non dobbiamo fraintendere il suo invito a «non opporvi al malvagio» (Mt 5,39) come l’esortazione a una sorta di passività rassegnata di fronte al male. Al contrario, si tratta di vivere quella più vivace attività che consiste nell’opporre alle logiche del male e dell’odio quelle dell’amore e della gratuità, che devono avere sempre un respiro più lungo, la disponibilità a compiere un passo in più.
«E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due» (5,41). Come scrive san Paolo in un’altra sua lettera, quella indirizzata alla comunità di Efeso, l’amore di Dio conosce, oltre all’ampiezza, alla larghezza, alla profondità, anche una lunghezza (cf. Ef 3,18). Sa oltrepassare le logiche del male per andare più lontano. Si tratta, in altre parole – e anche questa è una prospettiva tipicamente paolina –, di vincere il male con una misura superiore di bene. «Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene» (Rm 12,21).
Un atteggiamento, questo, che può giungere fino alla lunghezza estrema di desiderare che il bene di cui si è capaci contagi e trasformi l’altro. Se occorre porgere l’altra guancia a chi ti dà uno schiaffo, non è anzitutto per farsene dare un secondo; al contrario, occorre farlo con il desiderio che l’altro si ravveda, cambi e non ti schiaffeggi più.
Anziché rimanere prigionieri della logica dell’«occhio per occhio» e «dente per dente» (Mt 5,38), bisogna entrare in una logica diversa: concedere all’altro una seconda opportunità. L’opportunità di cambiare, senza ripetere gli errori o i peccati del passato. Ecco il tempo favorevole: un tempo nel quale cercare non soltanto il proprio bene, ma quello degli altri.
Padre santo, Padre giusto e misericordioso, noi ti ringraziamo e ti benediciamo perché non ti arrendi di fronte al nostro peccato, ma ci concedi sempre una seconda opportunità, attendi con pazienza la nostra conversione, il tempo favorevole del nostro ritorno a te. Donaci il tuo Spirito Santo, perché gli atteggiamenti che tu vivi nel tuo amore possano non solo perdonare la nostra vita, ma trasformarla e renderla a te più somigliante.
Leggi il Vangelo di oggi
Io vi dico di non opporvi al malvagio.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5, 38-42In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.
Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».Parola del Signore