Il commento al Vangelo di oggi è a cura dei padri Dehoniani.
VI settimana di Pasqua – II settimana del salterio
Lo Spirito di verità
Nei «discorsi di addio» che caratterizzano i capitolo 13-17 del racconto di Giovanni appare in modo sempre più chiaro un presenza misteriosa, che viene a riempire il «vuoto» che si crea nel momento in cui Gesù abbandona i suoi discepoli per far ritorno al Padre. È la presenza dello Spirito, una presenza che si pone in dialogo con il discepolo per aprirlo a una comunione sempre più profonda con il Signore Gesù. Non è una presenza estranea che subentra per sostituire un’assenza, quella di Gesù.
È lo Spirito di Gesù: c’è una perfetta comunione fra Gesù e lo Spirito, per cui il suo insegnamento è ancora quello di Gesù, è sempre in riferimento a lui, è sempre risonanza del suo. Ciò che il discepolo è chiamato a comprendere è la persona di Cristo e il significato della storia che ha vissuto. Si potrebbe dire che lo Spirito riprenda, nel suo venire tra di noi, il medesimo atteggiamento del Figlio, che non è venuto a dire parole sue o a cercare una gloria propria, ma a raccontare ciò che ha udito dal Padre. E così lo Spirito:
«Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà» (Gv 16,14).
Come lo Spirito ci mette in relazione con il Signore Gesù? Anzitutto ci viene in aiuto perché di fronte al mistero di Cristo noi ci troviamo sempre impreparati, smarriti. Infatti è chiamato il Consolatore, il Paraclito, cioè colui che viene in nostro soccorso e difesa, si prende cura di noi, anzi ci prende per mano. Ecco perché rimane sempre con noi. Nella nostra vita di cristiani, nella nostra sequela, facciamo continuamente esperienza della debolezza e della fatica.
Ci riconosciamo poveri, inadeguati, sempre al di sotto delle esigenze del vangelo, della Parola di Gesù, del suo amore. Non solo non riusciamo a portare il peso della testimonianza di Cristo che siamo chiamati a dare davanti al mondo, ma prendiamo continuamente coscienza che la verità a noi rivelataci nel mistero di morte e risurrezione di Gesù ci supera. Gesù lo dice chiaramente ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci a portarne il peso» (16,12).
Il mistero di Cristo, la sua Parola, la vita che esso apre, il volto di Dio che rivela sono inesauribili e non possono essere compresi in un istante. La comunità dei discepoli, la Chiesa, ogni credente li capirà a poco a poco nel cammino della storia, negli eventi e nelle sfide che dovrà affrontare. Solo lo Spirito potrà guidare i discepoli, la Chiesa in questo cammino di scoperta del mistero di Cristo. Ed è Gesù stesso a infondere in noi questa certezza:
«Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future» (16,13). La verità che lo Spirito insegna non è un’idea o un concetto astratto, ma è la vita stessa di Dio, è la persona di Gesù. Lo Spirito ci guida «dentro e verso» la pienezza della verità, a una conoscenza interiore e progressiva del mistero: dall’esterno all’interno, dalla periferia al centro, da una conoscenza per sentito dire a una conoscenza personale.
E così lo Spirito rende vivo nella nostra esistenza il volto, il cuore, lo sguardo del Padre, così come Gesù ce lo ha testimoniato con la sua morte e la sua risurrezione. Senza lo Spirito, tutto ciò che Gesù ha fatto e detto resta al di fuori della nostra vita: resta un’ideologia, qualcosa che non ci riguarda in profondità e che, di fatto, non ci cambia realmente. Ecco perché con lo Spirito tutto è sempre nuovo, cammini impensati sono aperti, la Parola di Dio ha la forza di parlare a ogni uomo, in ogni tempo e in ogni luogo, il dono della gioia e della pace danno sapore alla vita.
Lo Spirito insegna la verità perché fa diventare memoria ogni parola di Gesù: dunque qualcosa che rimane in noi e che riemerge nel cuore e nella mente grazie allo Spirito. Lo Spirito ci ridona ogni giorno la Parola di Gesù e per questo, come ricorda Gesù ai discepoli, «non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito». Ma quella dello Spirito è una fedeltà che continuamente si rinnova, sempre giovane, capace di adattarsi alle situazioni che via via presenta la storia. Con lo Spirito si guarda sempre con speranza al futuro!
Non sempre siamo capaci di portare il peso della tua Parola, Signore Gesù. Il nostro cuore è indurito e i nostri occhi non vedono la luce. Manda a noi lo Spirito di verità perché ci guidi dentro la tua Parola, perché vinca le nostre resistenze, perché ci illumini con la sua luce.
Lo Spirito della verità vi guiderà a tutta la verità.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 16, 12-15In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.