Il commento al Vangelo di oggi è a cura dei padri Dehoniani.
S. Carlo Lwanga e compagni, martiri (memoria)
Indice
VII settimana di Pasqua – III settimana del salterio
Il tuo nome è Velato, alleluia!
La reazione di questi discepoli interrogati da Paolo nella prima lettura che apre questa settimana di immediata preparazione alla solennità di Pentecoste, ci lascia un po’ sulla nostra fame di comprensione: «Non abbiamo nemmeno sentito dire che esista uno Spirito Santo» (At 19,2). Rischiamo di metterci un po’ a sorridere pensando di saperne di più sullo Spirito Santo promesso e donato dal Signore risorto ai suoi discepoli.In realtà dello Spirito Santo non si può sapere molto, perché la sua azione è misteriosa e allo stesso tempo efficace proprio a partire dalla vita di cui è principio vivificante. Dello Spirito Santo possiamo dire ciò che i discepoli dicono al Signore Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato» (Gv 16,29). A preparare il nostro cuore al compimento di questo tempo pasquale con la celebrazione della Pentecoste sono proprio le parole che il Signore Gesù rivolge ai suoi discepoli alla vigilia della sua passione, nella fioca luce che rischiara il Cenacolo. Sono parole di commiato e allo stesso tempo di preparazione alla sfida di essere testimoni di Cristo nel tempo che prepara il suo ritorno.
Il Signore Gesù introduce i suoi discepoli, e noi con loro, non solo nella sua imminente passione, ma ci prepara alla lotta quotidiana che esige la scelta di pensare e di vivere secondo il vangelo. Senza mezzi termini i discepoli sono messi davanti alla realtà:
«Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio, io ho vinto il mondo!» (16,33). La vittoria sul mondo di cui parla il Signore nel Cenacolo non è altro che ciò cui si allude alla fine della prima lettura riguardo alla predicazione di Paolo: «Vi poté parlare liberamente per tre mesi, discutendo e cercando di persuadere gli ascoltatori di ciò che riguarda il regno di Dio» (At 19,8).
Il Regno di Dio, che sta già al cuore del «battesimo di conversione» (19,4) predicato da Giovanni, si contrappone radicalmente a quanto Gesù definisce «mondo». Abbiamo bisogno di una traboccante misura di Spirito Santo per non lasciarci prendere dalla mondanità. Lo spirito del mondo, con tutto il suo armamentario di paure e di istinto di autoconservazione, spinge a tirarsi indietro nel momento del pericolo fino ad abbandonare e fuggire.
Con le sue parole, il Signore Gesù ribadisce la distanza comportamentale e la radicale differenza tra Dio e il mondo in una parola semplice eppure così forte: «Ma io non sono solo, perché il Padre è con me» (Gv 16,32). Si potrebbe dire che la mondanità del mondo è vinta dalla capacità e dalla volontà di restare «con», fino ad accettare di condividere fino in fondo la sorte dell’altro.
Con la forza e l’intelligenza che ci vengono dallo Spirito Santo, siamo chiamati anche a noi a fare spazio alla logica del Regno di Dio perché sia rivelato il disegno d’amore del Padre per ogni uomo e per ogni donna. Il Signore ci invita non solo a imitare il suo stile di attenzione e di servizio, ma a farci imitatori del Padre rinvigorendo il coraggio di rimanere «con» anche quando questo può comportare tutta una serie di «tribolazioni». Il «coraggio» della compagnia ci permette di passare da un modo «velato» di testimoniare il vangelo a un modo rivelato che rende già presente il Regno di Dio che attendiamo e speriamo.
Signore risorto, talvolta ci sembra di capire un po’ di più e meglio la tua Parola. Donaci il tuo Spirito Santo, perché sappiamo comprendere con il cuore e vincere ogni paura per non dare spazio dentro di noi a nessuna forma di mondanità. Alleluia!
Leggi il Vangelo di oggi
Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 16, 29-33In quel tempo, dissero i discepoli a Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio». Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.