Commento al Vangelo di oggi, 3 Giugno 2019 – Gv 16, 29-33

C

Il commento al Vangelo di oggi è a cura dei padri Dehoniani.

S. Carlo Lwanga e compagni, martiri (memoria)

VII settimana di Pasqua – III settimana del salterio

Il tuo nome è Velato, alleluia!

La  reazione  di  questi  discepoli  interrogati  da  Paolo  nella  prima lettura che apre questa settimana di immediata preparazione alla solennità di Pentecoste, ci lascia un po’ sulla nostra fame di comprensione:  «Non  abbiamo  nemmeno  sentito  dire  che  esista  uno Spirito Santo» (At 19,2). Rischiamo di metterci un po’ a sorridere pensando  di  saperne  di  più  sullo  Spirito  Santo  promesso  e  donato  dal  Signore  risorto  ai  suoi  discepoli.

In  realtà  dello  Spirito Santo non si può sapere molto, perché la sua azione è misteriosa e  allo  stesso  tempo  efficace  proprio  a  partire  dalla  vita  di  cui  è principio  vivificante.  Dello  Spirito  Santo  possiamo  dire  ciò  che  i discepoli dicono al Signore Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato» (Gv 16,29). A preparare il nostro cuore al compimento di questo tempo pasquale con la celebrazione della Pentecoste  sono  proprio  le  parole  che  il  Signore  Gesù  rivolge ai  suoi  discepoli  alla  vigilia  della  sua  passione,  nella  fioca  luce che  rischiara  il  Cenacolo.  Sono  parole  di  commiato  e  allo  stesso tempo di preparazione alla sfida di essere testimoni di Cristo nel tempo che prepara il suo ritorno.

Il Signore Gesù introduce i suoi discepoli, e noi con loro, non solo nella sua imminente passione, ma ci prepara alla lotta quotidiana che esige la scelta di pensare e di vivere secondo il vangelo. Senza mezzi termini i discepoli sono messi davanti alla realtà:

«Nel  mondo  avete  tribolazioni,  ma  abbiate  coraggio,  io  ho  vinto il  mondo!»  (16,33).  La  vittoria  sul  mondo  di  cui  parla  il  Signore nel  Cenacolo  non  è  altro  che  ciò  cui  si  allude  alla  fine  della  prima  lettura  riguardo  alla  predicazione  di  Paolo:  «Vi  poté  parlare liberamente per tre mesi, discutendo e cercando di persuadere gli ascoltatori di ciò che riguarda il regno di Dio» (At 19,8).

Il Regno di Dio, che sta già al cuore del «battesimo di conversione» (19,4) predicato  da  Giovanni,  si  contrappone  radicalmente  a  quanto Gesù  definisce  «mondo».  Abbiamo  bisogno  di  una  traboccante misura di Spirito Santo per non lasciarci prendere dalla mondanità. Lo spirito del mondo, con tutto il suo armamentario di paure e  di  istinto  di  autoconservazione,  spinge  a  tirarsi  indietro  nel momento del pericolo fino ad abbandonare e fuggire.

Con  le  sue  parole,  il  Signore  Gesù  ribadisce  la  distanza  comportamentale  e  la  radicale  differenza  tra  Dio  e  il  mondo  in  una parola semplice eppure così forte: «Ma io non sono solo, perché il Padre è con me» (Gv 16,32). Si potrebbe dire che la mondanità del mondo è vinta dalla capacità e dalla volontà di restare «con», fino  ad  accettare  di  condividere  fino  in  fondo  la  sorte  dell’altro.

Con  la  forza  e  l’intelligenza  che  ci  vengono  dallo  Spirito  Santo, siamo  chiamati  anche  a  noi  a  fare  spazio  alla  logica  del  Regno di  Dio  perché  sia  rivelato  il  disegno  d’amore  del  Padre  per  ogni uomo  e  per  ogni  donna.  Il  Signore  ci  invita  non  solo  a  imitare  il suo stile di attenzione e di servizio, ma a farci imitatori del Padre rinvigorendo il coraggio di rimanere «con» anche quando questo può comportare tutta una serie di «tribolazioni». Il «coraggio» della compagnia ci permette di passare da un modo «velato» di testimoniare il vangelo a un modo rivelato che rende già presente il Regno di Dio che attendiamo e speriamo.

Signore risorto, talvolta ci sembra di capire un po’ di più e meglio la tua Parola. Donaci il tuo Spirito Santo, perché sappiamo comprendere con il cuore e vincere ogni paura per non dare spazio dentro di noi a nessuna forma di mondanità. Alleluia!

Leggi il Vangelo di oggi

Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 16, 29-33

In quel tempo, dissero i discepoli a Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio». Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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