E’ tutta questione di sguardi.
“In quel tempo Gesù vide un uomo, chiamato Matteo“.
Lo sguardo di Gesu’
E’ amorevole, è lo sguardo di un Padre che ti vuol bene, che vuole il tuo bene e soffre nel vederti “ seduto “, pigro, inattivo, a sprecare il tempo che Lui ti ha donato per fare il bene.
Questo Padre che ti vede cosi’ ti dà una scossa e ti grida: “ Seguimi “, vieni dietro a me, percorri i miei passi, impara da me come dare gioia alla tua vita.
Quel “ Seguimi “ che Cristo rivolge a Matteo è lo stesso che dice a ciascuno di noi dopo averci visti rannicchiati, seduti, aggrovigliati ciascuno nel proprio peccato.
Non preoccuparti dice Gesu’ con quel “ Seguimi “, nessun peccato che hai compiuto puo’ essere cosi’ grande dall’impedirti di “ iniziare a seguirmi “, io sono Misericordioso ma….ti lascio libero.
Matteo, chiamato da Cristo nel Vangelo di oggi, si alzo’ e lo segui’.
Grazie a questa sua scelta…oggi parliamo ancora di quest’uomo!!!
Lo sguardo dei farisei
E’ lo sguardo dei presuntuosi, degli arroganti, di coloro i quali pensano di essere migliori, di essere giusti.
Hanno l’ardire di chiedere: “ come mai il vostro Maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori “?
Non c’è Misericordia in loro.
Non sono pronti alla sequela di Cristo che non sa che farsene di “ presunti giusti “ ma che, al contrario, ama alla follia “ i peccatori “.
I peccatori possono alzarsi e seguire il Maestro perché si sentono accolti dallo “ sguardo di Gesu’ “ che li ama nonostante il loro peccato.
I farisei non possono perché pensano di non avere peccati, di essere “ giusti “ e, quindi, implicitamente, di non aver bisogno di Dio, di seguire Cristo.
Che Dio ci scampi sempre dal far trionfare “ il fariseo che c’è dentro di noi “ e ci doni quell’umiltà che ci fa percepire quali “ peccatori perdonati “, pronti a rimetterci in piedi e a seguirlo.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
Fonte: Fabrizio Morello