Gli “ alcuni “ di cui parla il testo odierno non riuscivano proprio a capacitarsi del fatto che Gesu’….potesse essere “ piu’ forte “ del demonio.
E allora o lo “ calunniano “, dicendo che lui stesso è il demonio, o “ chiedono segni “ per metterlo alla prova.
Domanda a bruciapelo: assomigliamo anche a noi a quegli “ alcuni “?
Abbiamo sempre qualche “ sospetto “ su Cristo e ci trasformiamo, pur di non credere in Lui, come dice il bravissimo Don Luigi Maria Epicoco, in “ cercatori seriali di segni “?
Eppure la realtà è lampante: Cristo è piu’ forte del demonio, del peccato, e lo ha dimostrato tante volte nel corso del suo agire terreno.
Perchè non gli crediamo?
O perchè ci facciamo prendere dal clima di “ sospetto generalizzato “ che aleggia su di Lui, sul cristianesimo o, forse, ancora di piu’, è perché se gli crediamo veramente anche noi siamo chiamati a metterci in discussione in quanto il nostro agire, spesso, è piu’ guidato dal demonio che dalla sua Parola.
E allora il testo di oggi sia uno stimolo alla “ conversione “, all’abbattimento di quelle barriere, di quegli ostacoli che ancora ci facciamo nel credere in Gesu’.
Chiediamogli perdono se “ abbiamo sospettato “ di Lui; troveremo dinanzi a noi un Padre Misericordioso pronto ad accoglierci a braccia aperte e non un giudice inflessibile.
Se riusciamo a compiere questo atto di affido ci troveremo dinanzi ad…un ultimo ostacolo.
Il diavolo non si arrende e proverà “ a tornare nella sua casa, da cui è uscito “.
Proverà, cioè, a tornare in noi.
A quel punto la vigilanza deve essere massima, perché la casa sarà “ spazzata ed adorna “ e, quindi, se gli lasciamo uno spiraglio, vi si insidierà senza uscirne piu’ e la nostra situazione diverrà “ peggiore della prima “.
Conversione, fiducia e vigilanza sono le “ tre armi “ per accogliere Dio e vivere una vita conforme al Vangelo.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
Fonte: Fabrizio Morello – Vangelo secondo Luca 11, 15-26