Commento al Vangelo di domenica 4 Ottobre 2022

Per andare a Gesù, serve avere Fede in Gesù. Per avere Fede, bisogna conoscerLo. Per conoscerLo è importante fissare i suoi occhi sulla Croce ed essere capaci di sostenere il suo sguardo.

Il cammino spirituale di San Francesco, il poverello di Assisi, il “piccolo”, parte da questo incrocio di sguardi che provoca la scintilla che accende l’esperienza della Grazia che trasforma, dell’essere amati senza merito.

Francesco comprende questa immensa verità, lascia tutto e va, e canta la vita, la morte, il creato e come San Paolo dirà: «Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo» (Gal 6, 14).

Dio si rivela agli umili, a chi riconosce di essere sotto il duro giogo del peccato, e li invita a cercare la salvezza in Lui. Per andare, occorre lasciare e piegare il collo al giogo di Cristo.

Il suo giogo è dolce e il peso leggero, dolce musica, buona notizia. Non c’è sforzo da fare per vivere secondo la Parola del Signore, piuttosto uno stile improntato alla mitezza e alla tenerezza, le tipiche caratteristiche dei “piccoli”. La legge di Gesù non produce degli uomini sottomessi come schiavi, la legge di Gesù è amore: prendiamo su di noi l’impegno dell’amore, prendiamoci cura, con tenerezza e serietà, di noi stessi, degli altri e del creato, diffondiamo la tenerezza di Dio iniziando dai piccoli, dai peccatori, gli ultimi della fila.

I piccoli, i poveri, gli umili, i bambini sanno penetrare i misteri del Regno: impariamo da loro a lasciarci amare e condurre nella vita, e troveremo ristoro per le nostre anime.

Brano del Vangelo

Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,25-30
 
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Parola del Signore.

Fonte: Arcidiocesi di Pisa – https://t.me/AscoltaEMedita

Recent Posts

Rito Ambrosiano – Commento al Vangelo di domenica 28 Settembre 2025 – don Walter Magni

V DOMENICA DOPO IL MARTIRIO di San GIOVANNI IL PRECURSORE 28 Settembre 2025 Anno C…

25 Settembre 2025

Rito Ambrosiano – Commento al Vangelo di domenica 24 Agosto 2025 – don Walter Magni

DOMENICA CHE PRECEDE IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE 24 Agosto 2025 Anno C…

22 Agosto 2025

Rito Ambrosiano – Commento al Vangelo di domenica 10 Agosto 2025 – don Walter Magni

IX DOMENICA DOPO PENTECOSTE 10 Agosto 2025 Anno C - Rito Ambrosiano La tua mano,…

7 Agosto 2025

Rito Ambrosiano – Commento al Vangelo di domenica 20 Luglio 2025 – don Walter Magni

VI DOMENICA DOPO PENTECOSTE 20 Luglio 2025 Anno C - Rito Ambrosiano Ascoltate oggi la…

17 Luglio 2025

Rito Ambrosiano – Commento al Vangelo di domenica 6 Luglio 2025 – don Walter Magni

IV DOMENICA DOPO PENTECOSTE 6 Luglio 2025 Anno C - Rito Ambrosiano Sacrificio gradito al…

3 Luglio 2025

Rito Ambrosiano – Commento al Vangelo di domenica 29 Giugno 2025 – don Walter Magni

III DOMENICA DOPO PENTECOSTE 29 Giugno 2025 Anno C - Rito Ambrosiano Il Signore è…

26 Giugno 2025

This website uses cookies.